Valutazione del Microclima

Ogni microclima è caratterizzato prevalentemente da grandezze fisiche rilevabili direttamente (temperatura; umidità relativa; velocità dell’aria; CO, CO2, ecc. ).

I parametri tipici possono influire e indurre effetti (negativi o positivi) sia sugli organismi che risiedono negli ambienti con possibili rischi per la salute, sia alle strutture e gli arredi in essi presenti.

Le condizioni microclimatiche agiscono sull’equilibrio termico delle persone, presenti in un ambiente, influenzando gli scambi termici con esso al fine di mantenere costante la temperatura corporea attorno ai 37 °C, ovvero le condizioni di omeotermia. Lo scambio termico di adattamento dell’uomo nell’ambiente può creare possibili situazioni di “confort”, o al contrario condizioni di “disconfort” e/o stress termico con conseguenti sindromi e patologie più o meno gravi.

A questo scopo, la valutazione del microclima consente di valutare tali condizioni e di migliorare la fruizione degli ambienti; di creare le condizioni per la salubrità; di mantenere un’idonea conservazione degli oggetti e delle strutture edilizie; di elevare e migliorare il confort termo-igrometrico e il benessere degli individui; di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori presenti negli ambienti di lavoro.

È noto che, un microclima confortevole suscita una sensazione di benessere psicofisico nella maggioranza degli individui rispetto all’ambiente in cui vivono o lavorano; al contrario la sensazione di “disconfort” nasce e dipende molto dalla percezione globale del corpo umano e/o da disagio localizzato riconducibili a sensazione di caldo o di freddo di parti del corpo, a correnti d’aria, a elevate asimmetrie radianti, a differenze verticali di temperatura.

Con la valutazione, il monitoraggio e l’analisi dei parametri fisici è possibile seguire i fenomeni microclimatici per periodi più o meno lunghi e stagionalità diverse al fine di verificare le variazioni, individuare eventuali criticità e situazioni di rischio per la salute, stabilire eventuali correlazioni con eventuali patologie o meglio ancora prevenirle. Spesso ciò è utile per correggere comportamenti abitativi poco virtuosi.

Per convenzione gli ambienti sono classificati in:

  • Ambienti moderati (condizioni climatiche nella norma che implicano una minima sollecitazione del sistema di termoregolazione);
  • Ambienti Severi Caldi (condizioni con presenza di alte temperature – stress termico - che implicano una notevole sollecitazione del sistema di termoregolazione);
  • Ambienti Severi Freddi (condizioni con presenza di basse temperature – stress termico - che implicano una notevole sollecitazione del sistema di termoregolazione).

I parametri fisici e ambientali sono generalmente rilevati da un sistema di acquisizione composto da una centralina digitale datalogger programmabile e da diverse sonde ad esso collegate in grado di rilevare e acquisire le grandezze fisiche. La strumentazione è in grado di memorizzare simultaneamente i seguenti parametri: temperatura aria a bulbo secco e umido; temperature media radiante con globotermometro; Umidità Relativa; velocità aria, temperatura a pavimento, concentrazione CO e CO2.

Da alcune grandezze rilevate direttamente, si possono determinare altre grandezze derivate.

I dati rilevati sono successivamente elaborati con software dedicati per determinare gli indici di benessere PMV-PPD-TO-HSI-WBGT in relazione ad ogni tipo di ambiente esaminato.

Per una corretta valutazione del microclima è necessario applicare una corretta metodologia di misura dei parametri fisici e di un’elevata accuratezza e precisione del sistema di acquisizione.

Strumentazione utilizzata: Centralina Datalogger multifunzione (BABUC – A / LSI) e sonde certificate SIT.

Le applicazioni in ambienti confinati: Servizi di valutazione e monitoraggio microclimatico in ambienti confinati.

  • Valutazione del microclima in residenze, uffici, luoghi di lavoro;
  • Valutazioni microclimatiche in ambienti scolastici;
  • Valutazione degli indici PMV-PPD-TO-HSI-WBGT in conformità al D.L. 81/08 e alla Norma 7730;
  • Analisi presenza di inquinanti in ambiente: CO – CO2 / qualità aria;
  • Analisi ambientali correlate a patologie edilizie: condense, muffe, umidità nelle murature (termo igrometria).

NORME DI RIFERIMENTO: UNI EN ISO 7730:2006; UNI EN ISO 7933:2005; UNI EN ISO 11079:208 ; UNI EN 27243:1996; UNI EN ISO 9886:2004; UNI EN ISO 8996:2005; UNI EN ISO 9920:2009; UNI EN ISO 7726:1998